Carissimi, con l’arrivo della primavera ormai all’orizzonte siamo a comunicarvi che la riflessione all’interno del nostro Gruppo continua ad andare avanti. In molti GAS italiani, particolarmente in quelli che per primi si sono mossi tanti anni fa sulla strada del consumo critico e sostenibile, ci si interroga su come portare avanti questa significativa esperienza. Inizialmente, si è trattato di mettere in pratica i concetti fondamentali di un nuovo modo di consumare, di nutrirsi, di rapportarsi ai produttori, di prendere coscienza delle forze che sottostavano ai rapporti di lavoro e ai meccanismi della grande distribuzione. Abbiamo studiato, approfondito, sperimentato sul campo con incrollabile entusiasmo, nella convinzione che il nostro “piccolo” contributo avrebbe fatto parte di un ampio movimento dal basso che prima o poi avrebbe condotto allo smantellamento di certe logiche di mercato nonché alla diffusione capillare della conoscenza di principi più equi, più solidali, più sani. Avevamo ragione. Oggi osserviamo che negli ultimi tempi qualsiasi supermercato, perfino quelli più “hard”, ha aperto un settore dedicato ai prodotti biologici e/o a Km0; che le persone che fanno la spesa leggono con attenzione le etichette e controllano la provenienza degli alimenti che acquistano; che perfino nei mercati rionali compaiono sempre più spesso cartelli contenenti informazioni di questo tipo e che gli acquirenti risultano complessivamente più consapevoli ed esigenti. Insomma, senza volersene attribuire tutto il merito, possiamo senza dubbio affermare che l’onda d’urto costituita dalla massiccia diffusione dei gruppi d’acquisto su tutto il territorio nazionale, ha contribuito a spingere la grande distribuzione e i singoli commercianti a tenere nel debito conto le esigenze di consumo di cui i GAS si erano fatti portavoce. Anche nel nostro gruppo d’acquisto “Gas Roma Secondo”, il bilancio dei 12 anni di attività è nettamente positivo e siamo orgogliosi di affermare che siamo andati avanti anno dopo anno, mese dopo mese, settimana dopo settimana, senza mai una battuta d’arresto – neppure il lockdown ci ha fermato! Abbiamo fatto innumerevoli riunioni, che nel tempo sono diventate sempre meno necessarie perché la condivisione dei “principi” si è mano a mano consolidata e diffusa; abbiamo capito l’importanza di essere indipendenti, per cui abbiamo preso in affitto una sede per pagare la quale ci autotassiamo ogni anno con una quota d’iscrizione; abbiamo organizzato numerose visite ai produttori per conoscere da vicino i meccanismi di produzione e di allevamento in cui ci riconosciamo e in cui crediamo fermamente. Adesso però sentiamo forte al nostro interno il bisogno di andare ancora avanti. La prospettiva di adagiarci sugli allori del nostro – passateci il termine – “consumificio verde”, ancorché equo/solidale/rassicurante, non ci basta più. Riteniamo che le cose da fare siano ancora molte e proprio perché abbiamo le prove di quanto i movimenti dal basso abbiano un impatto rilevante nel promuovere i cambiamenti, scardinando abitudini sbagliate, abbiamo ricominciato a riunirci con una certa regolarità per continuare a studiare il da farsi. Il primo obiettivo che ci siamo dati è quello di diventare un Gas con MENO PLASTICA. Ciò significa che nell’arco del 2022, ove concretamente possibile, bandiremo le confezioni in plastica, spingendo sia i produttori che gli amici gasisti a non utilizzare più sacchetti e confezioni che non siano di stoffa o perlomeno di plastica biodegradabile. Questa scelta implica alcuni significativi cambiamenti nelle quantità di approvvigionamento, | nello smistamento di certi prodotti e più a monte nella scelta di produttori che siano sensibili alla questione. Scendendo nei dettagli, per quanto riguarda, ad esempio, i LEGUMI, abbiamo preso contatto con un’azienda da cui faremo rifornimento 1 o al massimo 2 volte l’anno acquistando grandi quantitativi di ceci, fagioli, lenticchie ecc. rigorosamente sfusi, che ci verranno recapitati in sacchi di iuta da 20/25 kg che poi smisteremo e suddivideremo in sacchetti di stoffa alla cui realizzazione abbiamo già cominciato a dedicarci dando vita a una sorta di piccolo LABORATORIO SARTORIALE. In questo modo, otterremo due risultati: da un lato elimineremo la plastica degli imballaggi dei legumi, dall’altro intraprenderemo concretamente un piccolo percorso di “riciclo creativo”, che costituisce un altro degli obiettivi che ci stanno a cuore. Su entrambi questi punti torneremo a breve, scrivendovi nuovamente per informarvi più dettagliatamente. Intanto, nell’attesa di inviare la lettera di apertura del nuovo ordine dei LEGUMI, chiediamo a ciascuno di voi di riflettere su quanto avete letto fin qui e, se lo credete opportuno, di farci avere i vostri suggerimenti in merito al raggiungimento del primo obiettivo che da ora in avanti definiremo per comodità operazione MENO PLASTICA. Infine, cogliamo l’occasione per informarvi che il nostro gruppo d’acquisto partecipa attivamente al progetto Food Policy del Comune di Roma che è partito proprio in questi giorni, con la prima seduta del Consiglio del Cibo in attuazione della Delibera n. 38 del 27 aprile 2021, tenutasi in Campidoglio, nella sala della Protomoteca. Per comprendere meglio, seppure a grandi linee, cosa significa, tenete conto che Roma è una delle 12 città pilota che è entrata a far parte del progetto FUSILLI, finanziato dal programma CE Horizon 2020. F.U.S.I.L.L.I. è l’acronimo che sta per Fostering the Urban food System Transformation through Innovative Living Labs Implementation, ovvero: “supportare la trasformazione del sistema alimentare urbano mediante l’implementazione di laboratori partecipati innovativi”. FUSILLI aiuterà le 12 città pilota a costruire il proprio Piano Alimentare Urbano e il Piano delle Azioni, che coinvolgano tutte le fasi della catena del valore alimentare: produzione e trasformazione, distribuzione e logistica, consumo, riduzione spreco riciclo e rifiuti, e governance. A ciascuno di questi grandi temi sarà dedicato un tavolo di riflessione e discussione. In ognuna delle città partecipanti è stato istituito un Urban FOOD Living Lab, che nello specifico della nostra città consiste in un laboratorio di progettazione, partecipata da tutti gli attori del sistema alimentare, per l’attuazione della Delibera 38/2021 sulla Food Policy, approvata dall’Assemblea Capitolina ad aprile scorso. Alcuni di noi prenderanno parte ai tavoli di riflessione e discussione che sono stati progettati e renderanno conto via via delle attività a tutti gli iscritti del nostro GAS Roma Secondo. Con l’augurio che queste righe abbiano rinnovato il vostro entusiasmo e il vostro desiderio di partecipare attivamente al percorso che tutti insieme abbiamo intrapreso, vi invitiamo a tenervi pronti per seguire le novità in corso d’opera. Erica Sorelli per il Gruppo Operativo |
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Ottobre 2024
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