Inutile dire quanto queste occasioni risultino interessanti sia per le persone che si incontrano sia per gli argomenti trattati.
Noi che da tempo ci dedichiamo, attraverso il GAS, a fare la spesa in modo più consapevole e più attento ai processi che agiscono sulla produzione e sulla distribuzione del cibo, sappiamo che questi nascondono spesso ingiustizie, se non prevaricazioni, contraffazioni e pratiche poco ecologiche e poco rispettose dell’ambiente. Ma l’impatto con la conoscenza diretta delle persone e le esperienze fatte sul campo è sempre molto forte e spinge a prendere delle iniziative.
La associazione Tatawelo si occupa di commercializzare in Italia il caffè prodotto dalle comunità Zapatiste della regione del Chiapas in Messico. Queste comunità da più di 30 anni lottano per difendere i loro territori dalla espropriazione tentata ad opera di interessi nordamericani, e non solo, che vorrebbero utilizzare quei luoghi per l’estrazione di materie prime.
In queste comunità il caffè viene prodotto con metodi biologici senza l’utilizzo quindi di composti chimici e l’intera filiera che porta il prodotto fino a noi è gestita direttamente dai produttori stessi che, in collaborazione con l’associazione Tatawelo, riescono a farci arrivare il caffè tostato, macinato e confezionato entro pochi mesi dalla sua raccolta. Tutto il ricavato delle vendite ritorna ai produttori e questo viene evidenziato chiaramente dalle etichette sulla formazione del prezzo presenti sulle confezioni di caffè.
Probabilmente già sapevamo che la produzione e la commercializzazione tradizionale del caffè segue ben altri tipi di processi, che le piantagioni intensive di caffè sono infestate di glifosato, che i lavoratori in questi campi sono spesso vittime di trattamenti ai limiti dello schiavismo, che in alcun modo ci è dato di sapere quanto tempo ha il caffè che compriamo nei supermercati e come è stato conservato in tutto questo tempo... questo e altro è spiegato molto bene dal servizio prodotto dalla RAI per il programma “indovina chi viene a cena” di cui vi alleghiamo il link.
Ma allora perché ancora compriamo il caffè nei negozi e supermercati tradizionali?
Vogliamo proporre quindi di aderire all’iniziativa che tramite sempre gli amici della Cooperativa Aria si impegna all’acquisto, prefinanziato, del caffè Tatawelo.
Seguirà nei prossimi giorni una comunicazione sulle modalità in cui avverrà l’acquisto e il prefinanziamento per quella che sarà un’unica consegna annuale di caffè prevista per il mese di settembre prossimo.
• Il sito dell’associazione Tatawelo
• Il documentario RAI
• Una bella lettera delle donne zapatiste