Gli incontri riguarderanno la filiera del cioccolato e del caffè, filiere che riteniamo richiedano una coerente presa di coscienza da parte nostra.
Max Havelaar ne "L'avventura del commercio equo e solidale" scrive "Non si compra una cosa, si compra da qualcuno".
Di seguito una breve presentazione della iniziativa.
Nelle prossime settimane avremo la fortuna di conoscere da "vicino" quelle che sono le filiere a noi più "lontane”. - 16 Febbraio incontro con Dulce Chan Cab che ci presenterà il Progetto Tatawelo (caffè). - 3 Marzo incontro con Sara Ongaro della Cooperativa Quetzal che ci proporrà un laboratorio esperienziale nell'introdurre il tema della cioccolata. Lasceremo a loro raccontarvi dell'importanza delle filiere equo e solidali, ma per introdurre il tema ci pare utile condividere cosa non va nel commercio tradizionale di questi prodotti. • I prezzi dei prodotti sono spesso frutto di speculazioni finanziarie che mettono in ginocchio i produttori. Nella maggioranza dei casi il prezzo a loro riconosciuto è assai al di sotto di standard accettabili. Se le grandi multinazionali pagassero i produttori un prezzo equo, i loro prodotti costerebbero di più. • I pagamenti avvengono con mesi, anni di ritardo. Gli acquirenti pagano la merce molti mesi dopo la consegna, e spesso anni dopo che sono stati sostenuti i costi necessari alla |
• Si fa ricorso al lavoro sottopagato e/o minorile. Nel corso degli ultimi decenni molte multinazionali hanno chiuso le proprie fabbriche in occidente per riaprirle nei Paesi del Sud del Mondo, dove non esistono norme a tutela dei diritti e dei salari dei lavoratori. Non di rado si fa ricorso al lavoro minorile, costringendo bambini e ragazzi a lavorare anziché andare a scuola, mantenendo così i Paesi in condizioni di diffuso analfabetismo e precludendo loro possibilità di sviluppo.
• Insostenibilità ambientale. La necessità di stare al passo con la produzione di massa porta spesso alla adozione di tecniche produttive insostenibili dal punto di vista ambientale.
Ma come ben immaginate ... l'alternativa c'è ed è nelle nostre mani, nelle nostre teste e nei nostri cuori!
Ci vediamo a Casa di ARIA.