Le conseguenze del cambiamento climatico che più ci toccano da vicino sono sicuramente quelle inerenti la produzione agricola.
La frutta in particolar modo, nelle varietà estive e invernali, ha risentito di tutti quei fenomeni atmosferici insoliti accaduti, ricordandoci che non è più possibile ignorare la gravità dei fatti.
Abbondanti piogge estive, temperature atipiche, calde o fredde, grandinate improvvise, copiose nevicate a bassa quota stanno cambiando la geografia delle colture e le tecniche agricole, causando l'abbandono di ampie parti di terreni non più coltivabili a causa della calura e della siccità.
Le arance per ultime, ma prima le mele, poi le pere... abbiamo toccato con mano la difficoltà di produrre frutti biologici e per motivi diversi in molti ci siamo interrogati sulle motivazioni che animano il nostro fare economia.
In orto non è stato molto differente, a parte la grandinata del 22 Ottobre che ha "segnato" profondamente la produzione invernale, lumache e infestanti hanno spopolato e i frutti sono stati generalmente sotto misura.
Pensiamo che il nostro appoggio di consumatori sia ora più importante di prima.
È vero che il biologico è più accessibile, ma la sola certificazione non basta. Occorre conoscere le filiere produttive, i principi che le ispirano, sostenere il km 0 e il cibo locale per difendere oggi l'ambiente e tutelare la nostra salute.
In un'ottica di economia di relazione vi proponiamo così di continuare a conoscere sempre meglio le persone che portano il cibo sulle nostre tavole e i progetti che avvalorano le loro produzioni.
Oggi cogliamo l'occasione di un video per saperne un po' di più dell'Azienda Punto Verde di Modena che produce frutta, in particolare le pere in questa stagione.
Si tratta di un intervista fatta a Luigi Castiglioni, fondatore della stessa, sul tema delle strategie agricole da adottare nel biologico, credetemi davvero molto interessante.